Convegno Regionale 2023
Un nuovo umanesimo del lavoro
L’iper sviluppo tecnico-scientifico è una risorsa o una minaccia?
Il 7 OTTOBRE 2023 si e’ svolto il Convegno Regionale dei Maestri del Lavoro 2023 a Brescia presso il C.F.P. “Canossa” sul tema “UN NUOVO UMANESIMO DEL LAVORO - L’iper sviluppo tecnico-scientifico è una risorsa o una minaccia?”.
Il convegno ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di persone dal vivo e in diretta streaming. Altre ottanta persone hanno poi avuto la possibilita’ di vedere la registrazione dello streaming sulla piattaforma YouTube dove e’ tutt’ora disponibile.
I lavori del convegno, condotto da RAFFAELE MARTINELLI (Consigliere Nazionale Federazione MdL), sono iniziati con i saluti istituzionali; sono intervenuti:
- MARCO GARZA (Assessore al Bilancio e Risorse Umane del Comune di Brescia)
ha ricordato l’importanza dei Maestri del Lavoro e ha richiamato l’attenzione sul tema del convegno che e’ centrale in questi anni e che ci impone di fare delle scelte di sostenibilita’ sociale prima ancora che ambientale.
- FRANCO GUSSALLI BERETTA (Presidente Confindustria BS)
il sistema industriale bresciano e’ formato da oltre 1300 aziende con 64’000 dipendenti quindi l’etica del lavoro e’ importantissima e i risultati che contraddistinguono a livello provinciale Brescia dipendono in larga misura proprio dalla qualita’ del lavoro e dall’impegno che le persone mettono nel suo svolgimento. La trasformazione digitale, gia’ avviata negli ultimi anni, prosegue ora con l’introduzione dell’”intelligenza” artificiale. Come le trasformazioni precedenti, quella del vapore e quella dell’eletricita’, anche questa transizione deve essere agevolata e regolamentata, ma non osteggiata. Il tema del convegno porta quinndi l’attenzione alla formazione che e’ fondamentale per preparare i nostri giovani ad affrontare il mondo del lavoro in modo costruttivo e proficuo.
- LAURA COLNAGHI CALISSONI (Presidentessa dei Cavalieri del Lavoro Lombardia)
ha sottolineato la collaborazione tra Cavalieri e Maestri del lavoro che e’ insita nel ruolo di queste due componenti che operano assieme nel mondo del lavoro. Ha ricordato che anche quest’anno si e’ tenuto un evento di formazione dei Maestri presso il Centro di Formazione Lamaro-Pozzani di Roma.
Hanno poi portato i loro saluti di benvenuto:
- LUCIANO PRANDELLI (Console Provinciale di Brescia - Federazione MdL)
ha ringraziato tutti i relatori e la dirigente del CFP Canossa che ha ospitato il convegno. Ha inoltre ricordato che anche il Presidente della Repubblica ha sottolineato il mandato morale che hanno i Maestri nel diffondere e tramandare i valori fondanti della Repubblica. Un rigraziamento e’ andato anche a tutti quei Maestri che si sono adoperati per la realizzazione del Convegno ed in particolare Alder Dossena (Console Regionale Emerito). Molte nuove opportunita’ di lavoro diventeranno importanti e sostituiranno quelle piu’ “vecchie” rese non piu’ necessarie dall’innovazione tecnologica; per questo motivo bisogna guardare con ottimismo al futuro.
- MAURIZIO MARCOVATI (Console Regionale Lombardia - Federazione MdL )
perche’ parlare di questo tema che e’ gia’ ampiamente trattato dai media? Perche’ i Maestri ogni anno vanno nelle scuole e nel corso dell’anno scolastico appena concluso hanno raggiunto oltre 80’000 studenti in tutta Italia e devono quindi affrontare la perplessita’ che i ragazzi sono bombardati da informazioni che ha definito apertamente come “angoscianti”, mentre e’ indispensabile far capire che bisogna affrontare il futuro con ottimismo e attenzione. Ottimismo perche’ l’innovazione non e’ una novita’ di oggi, ma ha sempre accompagnato lo sviluppo umano e quasi sempre con risultati positivi e di miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro. Attenzione perche’ l’innovazione deve essere governata in modo che porti a miglioramenti e non ad impoverimenti della condizione umana. Quindi questo convegno, quest’anno regionale, che il prossimo anno sara’ nazionale, deve fornire ai Maestri gli strumenti per portare questi messaggi nelle scuole.
- VALENTINA ZANOLA (Direttrice del CFP “CANOSSA”)
ha ringraziato la Federazione ed in particolare al Consolato di Brescia per il lavoro che da molti anni svolgono con il CFP.
Gli alunni ed i docenti hanno avutro la possibilita’ di attivarsi su di una commessa reale che ha visto l’impegno di due classi del settore cucina, 1 del settore pasticceria e 1 di sala bar. La mission del CFP e’ proprio quella di preparare i ragazzi con competenze allineate alle richieste del mercato del lavoro ed immediatamente spendibili. La scuola ha formato lo scorso anno circa 1300 studenti e quindi la vicinanza del mondo del lavoro e’ quanto mai indispensabile.
I lavori sono poi proseguiti con la prima tavola rotonda moderata da CAMILLO FACCHINI (Giornale di Brescia) che ha sviluppato il tema: “Nuovo Umanesimo, la sfida dello sviluppo tecnoscientifico alla centralita’ dell’uomo”.
Alla tavola rotonda hanno partecipato:
- MARCO VITALE (Economista d’impresa)
Ha evidenziato come la centralita’ del lavoro, spesso messo a margine della cultura economica, e’ fondamentale. La dignita’ ed il ruolo del lavoro stanno tornando in evidenza e questo convegno si inserisce quindi in questo quadro.
L’articolo 1 della Costituzione chiarisce questo principio e rappresenta la sintesi delle due culture costituenti, quella marxista e quella cattolica. E’ quindi importante riconoscere la dignita’ del lavoro. L’intervento di Marco Vitale ha ben rappresentato la sua passione per questo argomento ed e’ stato ricco di spunti ed aneddoti che mettono in luce l’importanza dell’uomo nell’interpretare e dirigere l’innovazione. La presenza indispensabile dell’intelligenza umana a confronto con la cosiddetta “intelligenza” artificiale per interpretare correttamente gli avvenimenti ed i dati che vengono presentati sara’ sempre necessaria per evitare che conclusioni errate possano essere tratte in modo automatico. Tra le numerose citazioni riportiamo quella di Federico Faggin, inventore dei microprocessori, che racconta nel suo recente libro dal titolo “Irriducibile” di quando Ivanof Petrovski, di turno a guardia dei calcolatori della Difesa Sovietica, si accorse che i segnali di allarme prodotti dagli stessi non erano in realta’ collegati ad un lancio di missili americani, bensi ad errori di calcolo. La decisione di Petrovski di non passare l’allarme ai suoi superiori consenti’, con tutta propabilita’, di evitare lo scoppio di una guerra. Se al suo posto ci fosse stato un robot cosa sarebbe potuto capitare? La conclusione di Faggin e’ quindi che qualcosa di irriducibile e’ presente nella mente umana e si fonda non solo sulla conoscenza, ma anche e sopratutto sulla coscienza. Vitale ha poi ricordato che la storia dell’uomo e’ sempre stata costellata di invenzioni e anche le rivoluzioni industriali si sono sempre basate su invenzioni che hanno cambiato il modo di lavorare e quindi il mondo del lavoro. Non e’ qualcosa di nuovo ed inaspettato, quindi, quello che stiamo vivendo in questi ultimi decenni. E’ solo cambiata, forse, la velocita’ del cambiamento. Queste considerazioni sono anche raccolte nel saggio “Recuperare il valore del lavoro” scritto da Vitale ed altri di cui l’autore ha gentilmente omaggiato i presenti.
- GIULIO DELLAVITE (Delegato Vescovile per le relazioni istituzionali)
Ha ricordato Domenico Bosatelli, fondatore della Gewiss, che un anno invio’ una lettera chiedendo scusa per non aver trovato nessuno all’interno della sua azienda da candidare come Maestro del Lavoro come invece era solito fare. Per lui la Stella al Merito del Lavoro aveva un significato davvero speciale e il fatto di non aver trovato nessuno da candidare quell’anno lo fece riflettere a lungo. La cultura del lavoro e’ nel DNA della societa’ bresciana, bergamasca e lombarda. In punto di morte Bosatelli chiese a Mons. Dellavite di citare nelle sue esequie la frase: “La fortuna e’ quando un talento trova un’opportunita’ dentro un ideale e diventa responsabilita’ per la bellezza del benessere esistenziale comune”.
Il benessere e’ innanzitutto un essere bene. Questo concetto e’ stato enunciato per la prima volta da Papa Giovanni XXIII e ripreso poi da Paolo VI con il concetto di civilta’ dell’amore che deve partire da un rinascimento che puo’ iniziare solo con un nuovo umanesimo del lavoro. Papa Francesco nell’enciclica “Laudato sii” sottotitola “la cura della casa comune” e quel cambio di vocale da cosa a casa amplia il concetto. Mons. Dellavite si augura che la parola Maestri del Lavoro sia sempre di piu’ una traduzione della parola Galantuomo.
- MARTINO TRONCATTI (Presidente Regionale ACLI Lombardia e della Fondazione ENEL)
La Fondazione ENEL e’ una struttura formativa che ha 5’000 studenti e 700 tecnici di cui molti Maestri del Lavoro che insegnano un mestiere ai giovani. La nostra generazione ha avuto una grandissima fortuna, quella di vedere la trasformazione del lavoro liberandolo innanzitutto dalla fatica. Il personal computer, i robot industriali e tanto altro ci hanno portato alla attuale struttura del lavoro e delle fabbriche. Oggi dobbiamo convivere conuna nuova tecnologia dominata dagli algoritmi che sta cambiando un po’ tutto. Pero’ anche in questo caso, come nel passato, tutti cambiamenti devono essere dominati dall’uomo. I grandi cambiamenti degli ultimi trent’anni sono da comparare con i tempi molto piu’ lunghi che hanno caratterizzato le rivoluzioni precedenti. Isac Asimov ideo’, nel 1945, le tre leggi della robotica che sono ancora di grande attualita’ per quando si arrivera’ alla vera intelligenza artificiale. Inoltre si deve considerare anche l’impatto dei social media sullo sviluppo delle comunita’ aziendali perche’ l’uso intensivo di queste tecnologie alimenta una sorta di individualismo che mal si coniuga con lo spirito collaborativo che deve permeare il mondo del lavoro. Il fatto che molti giovani non accettano piu’ di lavorare al solito modo evidenzia il fatto che si deve ripensare al modo di intendere il lavoro e si deve anche dare maggior importanza all’appartenenza alle comunita’ aziendali.
La seconda tavola rotonda ha avuto come tema: “Sviluppi tecnici e centralita’ dell’uomo: come cambia l’organizzazione e la formazione del lavoro”.
Hanno portato il loro contributo:
- SAVERIO GABOARDI (Presidente UCID-Brescia)
I Maestri del Lavoro sono e sono stati importanti per tutto quello che e’ stato fatto nel mondo del lavoro e per la crescita professionale personale e delle aziende per cui hanno lavorato. E’ importante non farsi trascinare dagli eventi, bensi’ dominarli anticipandoli e questo vale sopratutto per quello che si vede all’orizzonte. Una fase dirompente di innovazione, non un semplice miglioramento. Nel settore automotive stiamo rivoluzionando il prodotto e le metodologie per mettere l’utente al centro del processo di sviluppo. L’uomo cittadino al centro e la responsabilita’ sociale dell’impresa sono due capisaldi che devono guidare il governo dell’innovazione. Dare un senso a tutti quelli che lavorano; questa era l’ispirazione del fondatore dell’UCID di Brescia, padre Marcolini. La responsabilita’ dei manager e’ quella di combinare i due principi, quello di portare l’azienda al successo e di garantire e migliorare ulteriormente la dignita’ del lavoro e dei lavoratori. In questa fase di trasformazione, non dobbiamo perdere la partecipazione attiva del lavoratore. Tra le innovazioni dirompenti che ci si prospettano c’e’ sicuramente l’intelligenza artificiale. Per questa e’ importante definire (e lo stiamo facendo con imprenditori e legislatori) quali sono gli ambiti in cui potra’ essere utilizzata e quali quelli in cui non e’ opportuno impiegarla. La gestione della enorme quantita’ di dati che il digitale produce e’, ad esempio, uno dei campi in cui la IA ci consentira’ di gestirli di trarne conclusioni.
- MARCO BONOMETTI (Presidente OMR)
I Maestri del Lavoro devono continuare a fare da ponte tra le nuove generazioni e le tradizioni lavorative.
Deve essere l’azienda a scegliere le persone che meritano la nomina perche’ e’ importante difendere la professionalita’ dei Maestri, come analogamente devono fare i Cavalieri del Lavoro. Molte volte la realta’ e’ diversa da quella che ci viene presentata perche’ per capire davvero’ come’e' la fabbrica bisogna andarci, lavorarci, viverci. Molti parlano senza neanche sapere di cosa stanno parlando perche’ non hanno avuto la possibilita’ di fare un’esperienza di lavoro vera. L’Europa e’ il peggior continente in cui fare impresa e se continua cosi’ scivolera’ nel terzo mondo. E se cade la capacita’ di fare impresa cadra’ anche la domanda e di conseguenza l’economia. Se i nostri territori sono ancora vivi e vitali e’ perche’ c’e’ la cultura del lavoro e le persone tutti i giorni vanno in azienda per lavorare. L’intelligenza artificiale e’ uno strumento, un mezzo, non un fine. Non dobbiamo lasciarci condizionare da quello che leggiamo e sentiamo sui media perche sono affermazioni ideologiche di gente che non ha mai lavorato. Anche l’ambiente e’ da molti anni all’attenzione del mondo delle imprese perche’ e’ naturale che tutte le persone preferiscono andare a lavorare in un ambiente sano, pulito, confortevole. C’e’ pero’ una corrente di pensiero europea che vorrebbe fare una transizione energetica green , sicuramente condivisibile, ma in tempi non realistici e che rischia di portare alla desertificazione di intere filiere produttive, ad esempio quella dell’automotive. Le scelta fatte a partire dall’assunto che nel 2030 ci sara’ abbastanza energia pulita per soddisfare ai bisogni industriali e civili. Ma realisiticamente potremo avere solo il 30~40% di energia rinnovabile, senza poter contare sul nucleare; la fusione, ogni decennio va in ritardo di dieci anni. Quindi dobbiamo fare i conti con quello che realmente si potra’ fare. Ad oggi, le fabbriche europee sono svantaggiate rispetto alla concorrenza mondiale perche’ fanno affidamento su scelte ideologiche. Anche sul fronte dell’inquinamento bisogna guardare con attenzione ai numeri: se dovessimo bloccare da domani i mezzi Euro 4 ridurremmo del 50% le missioni inquinanti di CO2, ma la parte che di emissioni da traffico e’ l’1 % e tutta l’ Europa in generale contribuisce per l’8% delle emissioni. La Cina provoca il 30% delle emissioni e gli USA il 17%. Quindi il problema della mobilita’ in Europa ed in Italia rappresenta solo una minima parte del totale mondiale. Ma per raggiungere gli ambiziosi risultati europei stiamo creando seri problemi alle catene produttive del settore automotive.
Tornando alla formazione, esiste una scuola privata (Luzzago dei Frati Francescani) che funziona senza contributi pubblici, da cui escono ogni anno 470 ragazzi e nessuno di loro vuole andare ad un ITS, perche’ ancora c’e’ l’idea che la laurea sia l’unico modo per prepararsi al mondo del lavoro, mentre quello che manca oggi e’ la formazione tecnica e professionale.
Una grossa fetta del problema sta nelle famiglie che pensano che la formazione tecnica e professionale sia di serie B. E’ un’ idea vecchia e sbagliata. Se aggiungiamo il problema della de-natalita’ avremo una situazione, tra 5~10 anni, esplosiva. Un diverso sistema di immigrazione con una formazione in-situ, con corsi di italiano e certificazione preventiva potrebbe fare la differenza.
- SIMONA TIRONI (Assessore Istruzione, Formazione e Lavoro Regione Lombardia)
Le trasformazioni tecnologiche e sociali stanno cambiando il mondo del lavoro in un modo senza precedenti. Queste trasformazioni portano opportunita’ straordinarie, ma anche problemi che non possiamo ignorare. Le Istituzioni stanno lavorando molto sugli impatti di queste trasformazioni per giungere preparati ed evitare situazioni negative. Dobbiamo investire nell’istruzione, specialmente su quella tecnico-professionale. Con la collaborazioni dei Maestri del Lavoro riusciremo a raggiungere questi obiettivi sfidanti ed importanti.
Il convegno e’ proseguito con l’intervento di
- ELIO GIOVATI (Presidente della Federazione Nazionale dei Maestri del Lavoro)
Il tema trattato e’ affascinante e lo hanno ben sviscerato i relatori, quello di un nuovo umanesimo.
Lo sforzo della Federazione e’ quello di raccogliere i contributi sul tema da tutte le regioni per arrivare a settembre 2024 con una raccolta a livello nazionale di tutto quanto e’ stato sviluppato sul territorio. Tutte le regioni, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, daranno il loro contributo. Come Maestri del Lavoro siamo alleati delle Istituzioni, delle famiglie, delle imprese e dei ragazzi. I Maestri del Lavoro sono persone che hanno svolto questa grande attivita’ lavorativa e che sono stati selezionati dalle imprese presso cui hanno lavorato. Non e’ sufficente l’eta’, ci sono delle qualita’ che devono essere dimostrate nel concreto. La selezione poi prosegue a livello regionale ed infine a livello nazionale per arrivare al Ministero del Lavoro e al Quirinale. L’esperienza che possiamo portare alla societa’ come contadini, operai, impiegati, dirigenti e’ enorme e va oltre quello che si puo’ trasmettere solo attraverso i testi scolastici. E’ una testimonianza formativa che i Maestri donano gratuitamente alle giovani generazioni grazie anche ad un protocollo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito che ci riconosce la valenza formativa delle nostre attivita’ nelle scuole. La Federazione si e’ fatta anche carico di organizzare un corso di formazione a livello nazionale dove persone di 65~75 anni tornano in aula per affrontare le tematiche relative agli incontri con gli studenti. Il corso, organizzato con la collaborazione di Cavalieri del Lavoro, si svolge ogni anno con la partecipazione di un Maestro per ogni regione dove poi diffonderanno a livello regionale questi concetti. I vari Consolati organizzano poi dei concorsi e distribuiscono degli “incentivi allo studio” per premiare gli studenti che hanno maggiormente rappresentato quanto proposto loro dai Maestri del Lavoro. I pensieri raccolti durante alcuni di questi eventi: la presenza del Maestro del Lavoro nell’iter scolastico: una fotografia disinteressata del rapporto persona-lavoro. Ancora: una valutazione etica dell’impegno nel sociale; il rapporto tra datore di lavoro e lavoratore.
Il pranzo di lavoro, preparato e servito dagli studenti del CFP "CANOSSA”, ha consentito di approfondire i temi trattati nella mattinata e di apprezzare le capacita’ e la preparazione dei ragazzi del CFP e dei loro insegnanti. Un vero lunch break degno di una convention aziendale di alto livello!
Nel pomeriggio si sono succeduti gli interventi dei Maestri e Maestre dei Consolati lombardi che hanno affrontato le tematiche esposte nella mattinata dagli ospiti e hanno anche avuto modo di confrontarsi sui temi interni della Federazione che piu’ sono alla ribalta in questi anni.
La registrazione integrale dell'evento e' disponibile ai seguenti link
Mattino: https://youtu.be/yL1t-IUSg7A
Pomeriggio: https://youtu.be/LNVRhmYSxoQ
Si ringrazia Marco Cantu' (Vice Console Lombardia e Console Monza-Brianza - monzaebrianza@maestrilavoro.it) per le registrazioni video e lo streaming.